Antonio Faedda (tastiere e Synt.)

Antonio Faedda (tastiere e Synt.)

Tastiere e cori nel gruppo musicale dei Niera o, per fare scena con gli inglesismi che danno un certo tono e importanza, “keyboard player, singer e arranger”.

La sezione tastiere dei Niera è affidata a me e al superlativo Angelo Pinna, col quale da anni formiamo un duo stra-collaudato. Per le sonorità dei nostri pezzi un solo tastierista non sarebbe stato sufficiente dal momento che gli arrangiamenti sono ricchi di intrecci di synth lead, synth pad, suoni etnici, grand piano e piani elettrici, sound fx, loops e parti orchestrali.

Sono l’elemento “diversamente giovane” dei Niera, infatti ho 44 anni (trattabili), entusiasmo e passione da vendere e, sebbene non sia mai diventato un musicista ricco e famoso, un lungo percorso nel mondo della musica.

Ho iniziato a fare musica fin da bambino, giocando a riprodurre alla perfezione i jingle pubblicitari e radiofonici o le sigle delle trasmissioni televisive con gli “strumentini” musicali che ricevevo in regalo dai miei genitori nelle occasioni speciali.

Ho imparato a leggere, scrivere e armonizzare la musica, per poi arrivare a suonare quasi tutta la famiglia degli ottoni, alla scuola della Banda Musicale Ittirese, sotto la guida dei maestri Angelo Campus, Tore Fadda, Gianluigi Virdis e Maurizio Calvia.

Dopo cinque anni dedicati all’insegnamento della teoria musicale, solfeggio e pratica strumentale nei corsi allievi, sono diventato direttore della Banda Musicale all’età di 17 anni, proseguendo quella straordinaria esperienza per circa un decennio.

In quegli anni, per me di grande entusiasmo e fermento, mi dedico allo studio della chitarra e alla direzione corale ma scopro, ben presto, un amore ben più grande: quello per le tastiere.

Antonio Faedda CAPLa passione per le tastiere è iniziata suonando l’organo a canne “Mascioni” della chiesa di S. Francesco a Ittiri e cresciuta a dismisura fino a diventare una vera e propria fissa dopo la messa in onda della serie televisiva “Saranno Famosi”. Uno dei personaggi di quella fortunata e seguitissima serie televisiva americana era Bruno Martelli, un timido riccioluto tastierista moro dagli occhi chiari, che suonava da Dio e che aveva allestito un vero e proprio studio di registrazione nella cantina di casa, riempendola all’inverosimile con pianoforti, sintetizzatori, sequencer e tastiere di ogni tipo. In quella fabbrica di musica realizzava ballads straordinarie e canzoni originali di genere rock elettronico. Quel personaggio televisivo era l’esatta rappresentazione di quello che volevo diventare e, anche se avevo giusto qualche spicciolo in tasca ma tanta buona volontà, volevo arrivare a circondarmi di un arsenale di tastiere di ultima generazione e suonarle scoprendone ogni segreto e potenzialità, fino a consumarle.

La mia cultura musicale deve molto ai tanti concerti a cui ho assistito e agli insegnamenti del maestro e amico Piero Murru: nel salotto di casa sua abbiamo ascoltato i grandi classici della musica, i musical e ascoltato e studiato tutta la musica in vinile dei Pink Floyd, Jethro Tull, Yes, King Crimson, Genesis, Emerson, Lake & Palmer, con una passione particolare per i Banco e la P.F.M. Alla produzione di quella grande epopea musicale e a quei capolavori di complessità e varietà compositiva, melodica, armonica e stilistica mi sono sempre ispirato e mi ispiro tutt’ora nel suonare.

La mia prima tastiera è stata una Yamaha DX-11 un sintetizzatore digitale algoritmico a 8 parti, evoluzione della celeberrima DX-7: per acquistarla avevo messo da parte i risparmi dei lavoretti di un’estate. Fu la prima di una lunga serie di dispositivi elettronici musicali che ho sempre acquistato, permutato e rivenduto, alla ricerca del suono ideale e della tecnologia più performante in live.

Di quegli anni sono state la partecipazione come unico tastierista al musical “Forza Venite Gente” e la fondazione del mio primo gruppo musicale gli “S.P.Q.R.”

Ben presto si corona il sogno di sempre: entrare a far parte dei CAP, il gruppo prog-pop-rock orgoglio e vanto di Ittiri che seguivo come fan da piccolissimo.

Da quel momento in poi per me è stato un susseguirsi di esperienze musicali, di sperimentazioni, di fortunate conoscenze e collaborazioni con artisti e gruppi musicali locali e nazionali.

Il mio percorso musicale è simile a quello della gran parte dei miei colleghi musicisti: fatto di serate pianobar, musica dal vivo nei locali con formazioni varie, serate in teatro, in piazza, nei bordo piscina degli alberghi o in aperta campagna per le feste campestri e per finire negli stadi.

Non mi sono mai tirato indietro quando c’era da incoraggiare e supportare i nuovi talenti, e per quindici anni, quasi consecutivi, prima con i CAP e poi col Gruppo SPA, ho partecipato da musicista e preparatore, alle edizioni annuali del Festival della Canzone di Ittiri, una kermesse canora con enorme successo di pubblico che ha lanciato tantissime nuove proposte nel panorama musicale della provincia di Sassari.

I Niera nascono in parte “sulle ceneri” degli “inKudine”, una formazione di cui ero componente insieme ad altri tre elementi dell’attuale band, con cui avevamo messo su un repertorio coraggioso e stimolante che spaziava dai brani di Elio e le storie tese fino ai Toto, all’insegna della rielaborazione con il nostro stile e marchio di fabbrica.

Con tutti i musicisti con cui ho collaborato, ci chiamiamo tuttora “maestro”, a dimostrazione che da ogni musicista, sia esso un cantante o uno strumentista, hai sempre da imparare sia in tecnica che in esperienza, come da un vero e proprio insegnante accademicamente titolato.

 

Il mio setup:

Workstation Korg Kronos 73 con controller midi NanoPAD-2 – PianOrgSinth Nord Stage 2 – Generatore Sonoro Motif XS Rack – Modulo sonoro Korg Triton Rack – Keyboard midi controller Roland A-800PRO e A-49 – MacBook Pro 15” – iPadPro

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